Qualche pensiero vigiliare…

Qualche pensiero vigiliare…

“Mancano ormai decisamente poche ore all’Ordinazione presbiterale di Andrea Canal, giovane originario della parrocchia di S. Giustina Bellunese che da ottobre presta il proprio servizio nelle comunità della Conca agordina e precisamente ad Agordo, La Valle e Taibon.

La nostra Chiesa diocesana vive e sperimenta la trepidazione per un dono, che giorno dopo giorno diverrà sempre più tale. Nella misura in cui entrerà nella logica a sua volta del dono stesso! Pare un gioco di parole, eppure…

L’Ordinazione pone l’ordinando in una dimensione di Chiesa nel senso più profondo ed autentico del termine…perchè “in comunione”. Nessun prete è tale fine a se stesso. Nessun parroco è fratello e guida per una comunità in una versione di “autoproclamazione”, bensì sempre nella logica della reciprocità. Di un mandato ricevuto e posto come seme fecondo nel terreno di una (o più) comunità che accoglie il suo essere uomo, credente e prete.

Le nostre parrocchie stanno cercando di vivere questa dimensione di “comunione”, riconoscendola non come sola via di sopravvivenza, ma come esperienza che profuma di Vangelo. Semplice? Non mi pare. Scontata? Affatto. Lungimirante? Lo spero!

Sai, don Andrea? Tu sei un segno di speranza! Autentica, quella priva di fronzoli, che non necessita di titoli nè tantomeno di affermazioni particolari od espressioni di circostanza. Capace di espandersi attraverso l’intensità di uno sguardo.

Speranza: che ci riporta all’affascinante ed intramontabile chiamata del Maestro di Nazareth, lì sulle rive del lago della nostra stessa esistenza feriale. La tua, la mia, quella di ciascuno di noi.

Speranza: che l’essere preti è capace di scaldare ancora il cuore di giovani desiderosi di porsi al servizio del Regno, per amore della Chiesa e dei fratelli. Nonostante le immaginabili “stangate” che arriveranno…anche a te.

Speranza: che porta a dire a me, Fabiano, che vi è ancora qualcuno desideroso di camminare con delle comunità che gli verranno (spero) affidate. Che non saranno perfette, non avranno sempre una liturgia curata o tanti bambini attorno all’altare…perchè i dati sono impietosi su questo, specie nei nostri paesi piccoli di montagna. Che a volte ti chiederanno ben oltre le tue energie… Ma saranno la tua famiglia, il luogo del tuo quotidiano incontro con il Signore Risorto, i tuoi fratelli con i quali condividere prima di tutto la tua umanità e poi – insieme – la tua fede.

Buon cammino, don Andrea, nella straordinaria e sempre affascinante vita di un prete…semplicemente prete!”

don Fabiano