Quale cielo per noi?

Quale cielo per noi?

“Carissimi parrocchiani ed amici che raggiungete le nostre comunità,

ultimamente mi è capitato di leggere un testo in cui si affermava, quasi in modo perentorio, come l’uomo sia divenuto incapace di guardare al cielo e quindi di…stupirsi del cielo! Mi è venuto in mente un animatore che quest’anno ha fatto la maturità: in campeggio, quando c’erano dei temporali notturni, era decisamente rapito nell’osservarli…questo suo atteggiamento mi ha sempre affascinato. Più di una volta, mi ha ripetuto: guarda, don! In un misto di stupore, bellezza e curiosità. Mi ha colpito molto questa recente immagine della piazza antistante la Basilica della Natività, a Betlemme. Una piazza vuota, con un cielo tendente al plumbeo. Forse espressione delle nubi di violenza e di morte che aleggiano su quella terra benedetta ed insieme martoriata ed insanguinata che noi chiamiamo “santa”? Eppure è nella notte che il Divin Bambino nasce, per portare la luce della Sua divina scelta di farsi come noi…per noi! L’inizio del Vangelo di Giovanni è chiaro! Non lasciamoci vincere dalle nubi, carissimi! La loro presenza ci attesta come e quanto il nostro celebrare sia vivo, vero e reale! Il Signore ci faccia piuttosto dono di un cuore come quello dell’amico animatore; affascinato dalla tempesta, fino a riconoscervi bellezza. Il nostro Dio è bellezza, dono di speranza, parola di vita, profumo di novità…è l’Emmanuele! Il Dio con noi! Per questo nostro mondo…per noi, che abitiamo questo meraviglioso territorio cercando di prendercene cura!

Auguri, carissimi, di vero cuore…a tutti!”

vostro don Fabiano