Diario di una pellegrina in Terra Santa – Domenica 5 marzo

Diario di una pellegrina in Terra Santa – Domenica 5 marzo

La terza giornata di Pellegrinaggio è iniziata con la visita al Monte delle Beatitudini, il luogo dove Gesù pronunciò il discorso della montagna. In questo luogo nel 2000 Papa Giovanni Paolo II celebrò una Messa. Dopo la lettura del Vangelo, ci siamo raccolti in preghiera all’interno della cappella a leggere le Beatitudini e a meditare su quale possa essere la beatitudine in cui maggiormente ci riconosciamo.
Abbiamo poi proseguito per Banyas dove si trovano le sorgenti del fiume Giordano.
Qui abbiamo rinnovato le nostre promesse battesimali e don Fabiano ci ha aspersi con l’acqua del Giordano, il facendo memoria del Battesimo di Gesù.
È stato possibile visitare anche il sito archeologico chiamato Cesarea di Filippo e dedicato al dio Pan. Il sito si trova verso il Monte Hermon. Qui Gesù ha chiesto ai discepoli “Chi credete che io sia”? E Pietro rispose: tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente.

La valle del Giordano è molto torrida ma grazie alle opere di irrigazione realizzate dal governo israeliano la zona è molto rigogliosa e ricca di vegetazione. La popolazione, prevalentemente ebrea, si occupa di allevamento e coltivazioni.
Abbiamo poi proseguito per Cafarnao dove abbiamo visto i resti della casa della suocera di Pietro, dove Gesù ha vissuto per tempi prolungati. A Cafarnao Gesù ha scelto i suoi discepoli, ha iniziato le predicazioni e ha compiuto parecchi miracoli.
Vicino a Cafarnao viveva anche Maria Maddalena, discepola di Gesù.

Abbiamo poi visitato la ricostruzione della Sinagoga che fu frequentata anche da Gesù.
La Messa di oggi è stata celebrata a Magdala da don Luigi Canal, che con la sua semplicità ha toccato i nostri cuori.
Abbiamo terminato la nostra giornata sulle suggestive rive del lago di Tiberiade. Dopo la lettura del Vangelo ci siamo avvicinati alle rive del lago e immaginare che Gesù è stato presente in quelle acque dove ha navigato, pescato e predicato ha suscitato in noi una grande emozione.